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Fringe benefit 2026: ecco cosa prevede la normativa

02/09/2025

Nel 2026 i fringe benefit continueranno a essere un elemento fondamentale per garantire un maggiore benessere all’interno delle aziende. In questo articolo analizziamo cosa sono i fringe benefit, come integrarli in una strategia di welfare a 360° e quali sono i vantaggi fiscali previsti per le aziende.

Negli ultimi anni, i fringe benefit hanno assunto un ruolo sempre più centrale nelle strategie di welfare aziendale, diventando uno strumento concreto per valorizzare il benessere delle persone e migliorare la qualità della vita lavorativa.

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025, le attuali soglie di esenzione fiscale per i fringe benefit sono state confermate anche per il triennio 2025-2027, offrendo alle aziende un’opportunità da non sottovalutare. In un contesto normativo in continua evoluzione, è fondamentale che chi lavora nelle Risorse Umane o è titolare di un'azienda abbia sempre chiaro il quadro della situazione, per non perdere l'opportunità di risparmiare sulle tasse nel 2026, aumentando allo stesso tempo motivazione e produttività in azienda.

Fringe benefit 2026: di cosa si tratta?

I fringe benefit possono essere definiti come compensi in natura che l’azienda riconosce ai propri dipendenti in aggiunta alla retribuzione ordinaria, sottoforma di beni e/o servizi. Si tratta, cioè, di quella parte di retribuzione che un'impresa sceglie, oppure concorda attraverso la contrattazione individuale/collettiva, di offrire ai collaboratori in aggiunta alla busta paga stabilita dal contratto di lavoro. 

Quando si parla di welfare, ogni azienda può scegliere la soluzione più adatta ai propri dipendenti. Per integrare i benefit aziendali in una strategia efficace di crescita dell'impresa, bisogna offrire ai propri dipendenti soluzioni flessibili, digitali e a reale sostegno del loro potere d'acquisto.

I fringe benefit, tra cui rientrano i buoni acquisto , rappresentano una delle soluzioni più apprezzate dai dipendenti e dalle aziende, perché uniscono le caratteristiche appena elencate a una grande convenienza dal punto di vista fiscale. Vediamo ora perché i fringe benefit 2026 sono così convenienti.

Fringe benefit 2026: quali sono i vantaggi per aziende e dipendenti?

Innanzitutto, in un mercato del lavoro sempre più competitivo, attrarre nuovi talenti può risultare difficile, e trattenerli diventa una vera e propria priorità strategica. Mettere a disposizione dei propri dipendenti strumenti flessibili ed esentasse come i fringe benefit, integrando di fatto la retribuzione in busta paga, è un modo concreto per rafforzare il legame tra azienda e collaboratori, promuovendo una cultura organizzativa attenta al benessere delle persone.

Investire nel capitale umano significa costruire un ambiente lavorativo più positivo, in cui le persone si sentono valorizzate, motivate e meno soggette a stress. Offrire benefit pensati su misura dei propri dipendenti aiuta non solomigliorare il clima aziendale e a incentivare l’engagement, ma anche a migliorare l'equilibrio vita-lavoro delle persone

Tutto questo si traduce in benefici tangibili anche per l’impresa: maggiore produttività, riduzione del turnover, rafforzamento della reputazione aziendale e maggiore attrattività per nuovi talenti. 

Ma non solo. Le aziende che scelgono di offrire fringe benefit ai loro dipendenti, ottengono un significativo risparmio sulle tasse, deducendo i costi al 100% e riducendo quindi l'imponibile fiscale a fine anno. Il tutto entro le soglie di esenzione fiscale previste dalla normativa. Vediamo quali sono.

Cosa dice la normativa per i fringe benefit 2026?

Oltre a rappresentare un efficace strumento di benessere, i fringe benefit si distinguono quindi anche per il loro vantaggioso trattamento fiscale. La normativa italiana prevede, infatti, limiti di esenzione entro i quali questi benefit non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente, generando un doppio beneficio: per le aziende e per i lavoratori.

Ma quali sono le soglie fiscali attualmente in vigore? E quali sono i vantaggi fiscali per le imprese che decidono di adottare i fringe benefit nel 2026?

Fringe benefit 2026 e soglie fiscali

Per valutare correttamente l’impatto fiscale dei fringe benefit nel 2026, è fondamentale partire dalle soglie attualmente in vigore. Come anticipato, la Legge di Bilancio 2025 ha confermato anche per il triennio 2025-2027 l’innalzamento temporaneo dei limiti di esenzione, stabilendo che:

  • i fringe benefit sono esenti da imposte e contributi fino a 1.000 euro annui per i lavoratori dipendenti;
  • questa soglia sale a 2.000 euro annui per i dipendenti con figli fiscalmente a carico.

Si tratta di un’agevolazione importante, pensata per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e incentivare l’utilizzo di strumenti di welfare aziendale da parte delle imprese.

Va però sottolineato che, nonostante l’orizzonte triennale, le soglie restano legate alle scelte del legislatore, che potrebbe modificarle con la prossima Legge di Bilancio o introdurre nuove condizioni in base al quadro economico e sociale del Paese.

Per questo motivo, è essenziale che le aziende mantengano alta l’attenzione sull’evoluzione normativa e scelgano strumenti di welfare flessibili, capaci di adattarsi rapidamente a eventuali cambiamenti.

I vantaggi fiscali dei fringe benefit per il 2026

Uno dei motivi principali per cui i fringe benefit rappresentano una leva sempre più utilizzata dalle imprese è il loro doppio vantaggio fiscale: da un lato consentono ai lavoratori di ricevere beni o servizi esenti da tassazione, dall’altro permettono all’azienda di ottenere un importante risparmio sul costo del lavoro.

Nello specifico, entro i limiti stabiliti dalla legge (1.000 o 2.000 euro annui a seconda della situazione familiare del dipendente), i fringe benefit:

  • non concorrono a formare reddito da lavoro dipendente e quindi non sono soggetti a IRPEF, addizionali o contributi previdenziali;
  • sono integralmente deducibili per l’azienda, riducendo l’imponibile ai fini IRES.

Per i dipendenti, questo si traduce in un beneficio netto reale, poiché l’importo del fringe benefit corrisponde esattamente al valore di spesa a disposizione, senza alcuna trattenuta. Allo stesso tempo, per l’impresa, il vantaggio è innanzitutto fiscale: l’importo erogato in fringe benefit è deducibile dal reddito d’impresa, consentendo di pagare meno imposte nel rispetto della normativa vigente.

Fringe benefit: nel 2026 scegli Pluxee

Anche se il 2026 può sembrare ancora lontano e la Legge di Bilancio 2026 potrebbe portare nuove modifiche, per le aziende lungimiranti è il momento giusto per pianificare con anticipo e consolidare un piano di fringe benefit 2026 efficace e sostenibile.

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