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Fringe Benefit 2025: come funzionano e quali sono i vantaggi fiscali per aziende e lavoratori

04/09/2025

I fringe benefit sono strumenti di welfare aziendale sempre più apprezzati da aziende e dipendenti perché, oltre a migliorare il clima aziendale e la motivazione al lavoro, danno luogo a importanti vantaggi fiscali. Come funzionano nel 2025? E quali sono le soglie di detassazione e deducibilità attualmente previste?
Continua a leggere per scoprire di più.

Prima di entrare nel dettaglio della normativa che regola il trattamento fiscale dei fringe benefit nel 2025, facciamo un passo indietro chiarendo qual è il significato di questa espressione. 

fringe benefit sono beni e servizi che le aziende offrono ai propri dipendenti, in aggiunta alla busta paga.  Si tratta quindi di una forma di retribuzione non erogata in denaro ma sotto forma di beni e/o servizi. In altre parole, sono strumenti di welfare aziendale strategici per valorizzare il capitale umano all'interno delle aziende, poiché offrono diversi benefici come l’aumento della motivazione al lavoro, il rafforzamento di un clima organizzativo positivo con conseguenze dirette sulla produttività generale.

I vantaggi di questi benefit in azienda, però, non sono solo “indiretti”. I fringe benefit, infatti, comportano una serie di vantaggi fiscali, sia per il datore di lavoro, sia per i beneficiari: questi benefit sono interamente detassati e sono deducibili per l'azienda entro determinate soglie. 

Ma quali sono i benefit aziendali che rientrano in questa categoria e quali sono le soglie valide per il 2025? 

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Esempi di fringe benefit 2025: i buoni acquisto

Uno degli esempi più comuni è quello dei buoni acquisto: voucher di valore variabile che le aziende possono offrire ai propri dipendenti per acquistare beni di ogni genere o esperienze di valore presso i negozi, punti vendita e shop online convenzionati. 

Ma i buoni acquisto sono molto più di semplici voucher: sono un gesto concreto con cui un’azienda dimostra ai propri dipendenti attenzione e riconoscimento, rendendo tangibile il valore del loro lavoro. 

I Buoni Acquisto Pluxee, per esempio, possono essere utilizzati in oltre 22.000 negozi fisici, shop e piattaforme online e offrono quindi ampia libertà di scelta ai collaboratori che li ricevono, garantendo soddisfazione e gratificazione. 

I dipendenti che li ricevono, infatti, possono scegliere di utilizzarli per diverse finalità: 

  • Fare shopping presso tanti partner, anche online, come MediaWorld, Unieuro, ma anche Decathlon e Nike per l’acquisto di articoli sportivi o ancora Zalando, Rinascente o Sephora per prodotti di bellezza, skin care e beauty;
  • Regalarsi esperienze, viaggi e soggiorni, per esempio con QCTerme, Airbnb o WeRoad;Per l’intrattenimento su Netflix o Google Play;
  • Per sostenere progetti solidali grazie ad ActionAid.

Proprio per via della loro versatilità, i buoni acquisto rappresentano anche il regalo aziendale di Natale perfetto, rivelandosi lo strumento ideale per fare davvero felici i propri collaboratori. Invece di optare per soluzioni standardizzate, come gadget o cesti natalizi, i Buoni Acquisto Pluxee, permettono ai dipendenti di scegliere ciò che desiderano davvero.

Un gesto semplice ma significativo, che rafforza il senso di appartenenza e il legame con l’azienda, mantenendo tutti i vantaggi fiscali previsti per i fringe benefit (entro le soglie di legge)!

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Fringe benefit 2025: cosa prevede la Legge di Bilancio

Così come era stato previsto per il 2024, anche per il triennio 2025-2027, il valore dei fringe benefit erogati ai lavoratori dipendenti non è soggetto a tassazione entro il massimale di 2.000 euro annui per i dipendenti con figli a carico e di 1.000 euro annui per tutti gli altri.

Da precisare che, una volta superato il massimale di legge, la tassazione e la contribuzione ordinaria saranno applicate sull'intero valore erogato, e non solo sulla parte che eccede il limite. Le soglie di 1.000 o 2.000 euro fungono infatti da limite, non da franchigia. Per l'anno in corso, dunque, la verifica dovrà includere tutti i fringe benefit ricevuti dal lavoratore nel corso dell’anno 2025 e, secondo il principio di cassa allargato, fino al 12 gennaio 2026.

Fringe benefit e “figli a carico” 2025: a chi ci si riferisce?  

Ai fini fiscali, un figlio è considerato “a carico” se il suo reddito – al lordo degli oneri deducibili (articolo 12, comma 2, del TUIR) non supera i seguenti massimali: 

  • 4.000 euro per figli fino a 24 anni di età;
  • 2.840,51 euro per figli di età superiore ai 24 anni.

Inoltre, l’agevolazione potrà essere interamente applicata a entrambi i genitori, a condizione che il figlio sia fiscalmente a carico di entrambi.

La tassazione dei fringe benefit 2025 

Per quanto riguarda la tassazione dei fringe benefit, e specificamente le soglie entro cui tali contributi sono esentasse, la normativa di riferimento è l'art. 51, comma 3 del TUIR. 

Tale articolo prevede che i fringe benefit non concorrano a formare il reddito da lavoro dipendente se il loro valore non è complessivamente superiore, nel periodo d'imposta, a 258,23 euro.

Con l'innalzamento fino a 2.000 euro, per il triennio 2025 - 2027, delle soglie di esenzione per i fringe benefit, le aziende possono aumentare ancora il benessere dei propri dipendenti grazie ai benefit aziendali e godere delle agevolazioni fiscali e, tra le diverse opzioni di fringe benefit, i buoni acquisto sono tra i più diffusi e vantaggiosi per migliorare il benessere dei dipendenti, aumentando la loro motivazione e soddisfazione.

 

Hai un’azienda? Richiedi più informazioni: contattaci per una consulenza gratuita! Gli esperti Pluxee sapranno indicarti la soluzione più adatta a soddisfare le esigenze del tuo team. 

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