
Indennità sostitutiva di mensa e buoni pasto: cosa scegliere?
06/08/2025
Spesso molte aziende non possono offrire una mensa interna per la pausa pranzo dei propri collaboratori. In questi casi, esistono diverse alternative, come l’indennità sostitutiva di mensa e i buoni pasto. Sebbene entrambe le opzioni abbiano i propri benefici, i buoni pasto si rivelano generalmente più vantaggiosi per le aziende e per i dipendenti.
Continua a leggere per scoprire perché!
Capita spesso che le aziende, per ragioni di spazio o risorse, non possano offrire un servizio di mensa interna per la pausa pranzo, né di affidarlo a fornitori esterni. In questi casi, per porter comunque continuare a prendersi cura dei propri dipendenti esistono delle soluzioni alternative come l’indennità sostitutiva di mensa e i buoni pasto. Entrambe comportano dei vantaggi, ma i buoni pasto rappresentano sicuramente la scelta più moderna e vantaggiosa sia per i dipendenti che per le aziende.
In questo articolo esploreremo come funzionano entrambe le soluzioni, le principali differenze e, soprattutto, perché i buoni pasto risultano essere la scelta giusta per la tua azienda e il tuo team.

L’indennità sostitutiva di mensa: cos’è e come funziona?
L’indennità sostitutiva di mensa è una somma che viene corrisposta ai lavoratori dalle aziende che non hanno una mensa aziendale. L’importo viene stabilito dalla singola azienda e ammonta a una somma giornaliera forfettaria, oppure può derivare da un calcolo delle ore effettivamente lavorate.
In generale, l’indennità sostitutiva di mensa può essere concessa a tutti i lavoratori dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, sia full time sia part time.
Per quanto riguarda la tassazione dell’indennità sostitutiva di mensa, bisogna considerare che l’importo lordo ottenuto andrà a unirsi direttamente in busta paga, costituendo reddito per il lavoratore.
Infatti, nonostante esistano delle eccezioni (come le indennità corrisposte agli addetti a strutture lavorative temporanee esenti da tassazione fino a un limite massimo di 5,29 € al giorno) l’indennità sostitutiva di mensa è completamente tassata, come prevede l’articolo 51 del TUIR.
Ecco perché i buoni pasto rappresentano una valida alternativa!

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Buoni pasto: l’alternativa più vantaggiosa all’indennità sostitutiva di mensa
In alternativa all’indennità di mensa, quindi, i titolari delle aziende hanno la possibilità di offrire ai propri dipendenti i buoni pasto. Questo benefit viene solitamente consegnato ai collaboratori all'inizio del mese in base a un calcolo eseguito sui giorni lavorati di quello precedente, seguendo una procedura definita a livello aziendale.
Il buono pasto è utilizzabile presso una vasta gamma di esercizi commerciali convenzionati; i Buoni Pasto Pluxee, per esempio, sono fruibili in oltre 100.000 tra ristoranti, e-commerce e supermercati, per fare la spesa anche online, rendendo il pranzo un momento di pausa vero e proprio, piacevole e rigenerante, durante la giornata lavorativa.
Inoltre, dal punto di vista fiscale questi benefit rappresentano una scelta strategica per aziende e beneficiari. Come stabilito dalla Legge di Bilancio 2020, i buoni pasto elettronici sono esenti da tasse fino a 8€ al giorno, mentre quelli cartacei fino a 4€.
In altre parole, questo garantisce ai dipendenti un reddito non tassato fino a 1.760€ con i buoni elettronici e 880€ con quelli cartacei, incentivando così l’acquisto di alimenti sani e di qualità.
Anche per le aziende, l’adozione dei buoni pasto elettronici, pur non essendo obbligatoria, può risultare particolarmente vantaggiosa: sono deducibili al 100% e l’IVA al 4% è interamente detraibile entro i limiti citati, permettendo di ottimizzare i costi senza alcuna limitazione.

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Perché i buoni pasto sono più vantaggiosi dell’indennità sostitutiva di mensa?
Come abbiamo visto, i buoni pasto rappresentano una soluzione decisamente più vantaggiosa rispetto all’indennità sostitutiva di mensa.
Scegliendo di offrire buoni pasto ai propri dipendenti, infatti, l’impresa ha l’opportunità di recuperare integralmente i costi sostenuti e, essendo questi benefit deducibili e detrabili, di ottenere un risparmio sulle tasse e sui costi di gestione.Ma i benefici non si limitano al solo ambito fiscale. I Buoni Pasto Pluxee, ad esempio, disponibili sia in formato elettronico (utilizzabile tramite card fisica e app) sia in versione digitale (utilizzabile esclusivamente tramite virtual card da smartphone), garantiscono:
- la massima libertà nella scelta di dove e come utilizzarli. Sono ideali per la pausa pranzo, sia in ufficio che in smart working, ma anche per la spesa quotidiana, permettendo l’acquisto di alimenti sani e nutrienti per sé e per tutta la famiglia.
- un aumento della soddisfazione e della motivazione del personale, con effetti positivi sul clima aziendale, sull’employer branding e sulla fidelizzazione dei talenti;
- un segnale concreto di attenzione verso i dipendenti, supportando scelte alimentari più sane e consapevoli.
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